Come si costruisce un orologio

Le fasi di costruzione di un orologio

Quali sono le fasi di costruzione di un orologio?

La costruzione di un orologio è un processo lungo e complicato che richiede accuratezza, esperienza e una dose infinita di pazienza. Può essere suddiviso nelle fasi seguenti:


1. Scelta del movimento: a quarzo (cioè con batteria), o meccanico (a ricarica manuale o automatico, cioè con rotore mosso dai movimenti del polso). 


2. Progettazione degli elementi in materiale metallico, generalmente acciaio 316 L- cassa, fondello e ghiera - su misura per il movimento scelto. Le tolleranze sono di un centesimo di millimetro, che è anche il limite di visione dell'occhio umano. La progettazione è in assoluto la fase più importante: qualunque errore, anche piccolissimo, si ripercuoterà sul risultato finale rischiando di rendere l'oggetto irrealizzabile. Se per esempio si imposta uno scasso, cioè una delle parti interne della cassa che fanno da blocco alle parti interne, con un diametro troppo piccolo o troppo grande, non sarà possibile montare l'orologio e sarà necessario ripartire completamente da zero. La cosa potrebbe sembrare banale ma non lo è affatto: c'è il problema della dilatazione termica e soprattutto degli inevitabili scostamenti fra il file e l'interpretazione che ne dà la macchina. 


3. Realizzazione degli elementi in materiale metallico mediante lavorazione con macchina CNC - controllo numerico computerizzato - per far sì che le tolleranze al centesimo di millimetro siano rispettate. 


4. Polimentatura e finitura manuale della superficie esterna degli elementi, che devono risultare omogenei per colorazione e luminosità. 


5. Progettazione del quadrante, che può essere realizzato con più tecniche a seconda, soprattutto, del numero di pezzi che si intende realizzare. Nel mio caso il quadrante è stato progettato per essere prima tagliato con macchina Laser, lavorato con micro-incisione CNC e infine sottoposto a stampatura per riportare il mio marchio registrato e colorarne il fondo. Negli orologi più economici si usa la  fotoincisione, ovverosia un processo più economico e che consente di produrre più quadranti in serie con minore impiego di tempo, ma con un grado di precisione più basso (al di sopra del decimo di millimetro, che in orologeria è il minimo sindacale). 


6. Progettazione degli indici, altrimenti detti segnaora, cioè i dodici piccoli elementi che si trovano in corrispondenza delle dodici posizioni di rotazione delle lancette (dagli esperti dette "sfere", ovviamente per tirarsela). Gli indici vengono realizzati quasi sempre mediante tranciatura, ovverosia attraverso uno stampo che applica una pressione di taglio su di una lastra metallica dallo spessore di pochi decimi di millimetro. Il limite tecnico maggiore è che è molto difficile ottenere una buona definizione con angoli diversi da 90.


7. Posizionamento dei suddetti indici sui fori passanti del quadrante sfruttandone lo scasso che farà da blocco sulla superficie superiore del quadrante stesso. Anche qui le cose che possono andare male sono molte: potrebbe capitare per esempio che il quadrante non risulti perfettamente piatto facendo sì che uno o più degli indici sporgano troppo, con la conseguenza che le lancette sovrastanti - le sfere!, pardon - ci si blocchino sopra senza poter quindi girare regolarmente. 


8. Inserimento della tige e della sua corona, ovverosia di quella sorte di vite zigrinata lungo il perimetro che in genere si trova in corrispondenza delle ore tre. Questa fase dipende ovviamente dal tipo di movimento e da come in particolare è stato progettato il blocco della tige, cioè la parte che, dall'esterno della cassa, incastrata o avvitata sulla corona, arriva dentro per innestarsi nel meccanismo. La corona può essere a vite - più sicura per l'impermeabilizzazione della cassa - o a incastro, più economica ma a rischio di far entrare acqua. Questo perché avvitandosi su un'apposita guarnizione - il famigerato o-ring - la corona fa tenuta e impedisce all'acqua di entrare. Cosa che non succede con l'incastro poiché la pressione di blocco è molto inferiore e non uniformemente distribuita sul perimetro della guarnizione.



In seguito le cose cambiano a seconda di come è stato progettato l'orologio. Può darsi sia necessario prima inserire il quadrante nella cassa e successivamente il movimento che nel caso degli orologi di lusso sarà fissato mediante delle viti a testa a larga che vanno a battuta su uno degli scassi interni. Oppure, nel caso di orologi economici, attraverso il cosiddetto cerchio di incassaggio, una rondella di plastica semi-rigida con profilo a L entro cui verrà posizionato il movimento (detto dagli esperti "calibro", per il fatto che si tratta di un oggetto circolare posizionato all'interno di un altro oggetto circolare).



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